Un viaggio tra le parole e le immagini

 

Incontro con gli autori Ermelinda Prete e Davide Simeone







Il prossimo 22 maggio 2025, l’Istituto Comprensivo “Guglielmo Marconi” di Martina Franca ospiterà un evento culturale di grande rilevanza educativa: un incontro formativo con gli scrittori pugliesi Ermelinda Prete e Davide Simeone, rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado. L’iniziativa si inserisce nel contesto del progetto nazionale “Il Maggio dei Libri” e del “Marconi Book Festival”, due manifestazioni che mirano a promuovere la lettura tra i giovani e a stimolare l’interesse verso il mondo dei libri attraverso esperienze formative e coinvolgenti. Come Istituto ci siamo domandati cosa offrire ai nostri studenti e la risposta è stata abbastanza istintiva: una testimonianza che permetta ai giovani di agire su qualcosa che ritengono - erroneamente- troppo distante dal loro mondo. È stato così che abbiamo scelto, grazie alla loro disponibilità, due giovani autori. Due autori pugliesi: Ermelinda Prete e Davide Simeone.

Giovani autori pugliesi con all’attivo pubblicazioni e progetti culturali apprezzati a livello nazionale, si sono distinti per il loro impegno nella divulgazione dell’arte della lettura e della scrittura tra le nuove generazioni. Due penne brillanti con una straordinaria sensibilità narrativa, che coltivano una visione della letteratura come strumento di crescita, scoperta e dialogo.

Davide Simeone è un autore di romanzi intensi come “Le ragazze stanno bene” ( Les Flaneurs Edizioni)  in cui la parola si fa strumento di indagine del quotidiano. La sua prosa è limpida, fluida, ma allo stesso tempo ricca di stratificazioni emotive e simboliche. Ogni pagina dei suoi romanzi è una finestra su spaccati di vita comune, restituiti con uno sguardo attento e umano, che non giudica ma racconta, che non semplifica ma illumina. Le sue storie si muovono tra i dettagli della realtà, cogliendo la poesia dell’ordinario e la forza nascosta nei gesti più semplici. Simeone ha il dono di rendere universale ciò che è intimo, e di mostrare la profondità che si cela nei silenzi e nelle relazioni quotidiane.

Ermelinda Prete, dal canto suo, è una scrittrice poliedrica e vibrante. È lei l’autrice della raccolta di favole inclusive “Favolosamente” ( Giacovelli Editore); la sua penna attraversa con naturalezza diversi generi: dalla letteratura per l’infanzia – fatta di delicatezza e meraviglia – alla poesia, dove ogni verso è un gesto di bellezza e introspezione, fino alla narrativa per ragazzi e adulti, in cui riesce a fondere immaginazione, ironia e riflessione. La sua scrittura è capace di costruire mondi e atmosfere in cui i lettori si muovono come dentro un sogno lucido, dove ogni parola è scelta con cura, ogni immagine è viva e pulsante. Entrambi gli autori  portano avanti una concezione della scrittura come spazio di incontro, come luogo in cui emozioni, pensiero e creatività si intrecciano per dare vita a esperienze di lettura autentiche. La loro presenza all'Istituto Comprensivo “Guglielmo Marconi” non sarà solo un momento di confronto, ma una vera e propria occasione formativa per i giovani lettori e scrittori di domani, che potranno ispirarsi a due modelli di scrittura che coniugano profondità e leggerezza, disciplina e fantasia. Di qui la scelta di proporre un laboratorio di lettura e scrittura creativa: "I vantaggi del silent book". 

Ma che cos’è un silent book?  Si tratta di libri illustrati privi di parole, che raccontano storie esclusivamente attraverso le immagini. Questa forma di narrazione visiva rappresenta un potente mezzo espressivo, capace di stimolare la fantasia, sviluppare il pensiero critico e favorire l’inclusione, poiché supera le barriere linguistiche e culturali. In questi testi  ogni lettore diventa interprete attivo del racconto: costruisce significati, immagina dialoghi, rielabora emozioni. Il laboratorio proposto ai ragazzi sarà quindi un’occasione per esplorare il linguaggio delle immagini e per allenare lo sguardo a leggere oltre le parole, riscoprendo il valore della narrazione come esperienza condivisa. Una innovativa forma di riflessione sull’importanza della lettura che ricorda, in buona sostanza,  la lezione del celebre  Italo Calvino; autore che ha saputo coniugare fantasia e profondità, leggerezza e rigore.  Calvino ci ricorda che, in fondo,  “un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”, e in questo senso, ogni lettura – sia essa fatta di parole o di immagini – è un atto che ci forma, ci trasforma e ci accompagna nel tempo.

Un appuntamento, dunque, fondamentale ed iconico che aiuterà i nostri studenti a “planare leggeri” sulle onde della fantasia che, nessuna realtà digitale dovrà mai appiattire.

 


 

 

 

 

 

 

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