L’importanza dell’educazione musicale
Una musica può fare…
Il cantautore
Nicolò Fabi cantava: “una musica può fare…” e quel motivato ha animato i
tempi che, repentinamente, hanno recepito la potenza della pratica musicale. E
così, da forma d’arte esterna al mondo scuola, finalmente è diventata prassi. È
diventata parte interranti delle nostre progettazioni disciplinari. Insomma, le
è stato riconosciuto il giusto valore formativo.
La musica, arte
universale e linguaggio che trascende le parole, ricopre un ruolo fondamentale
nell'educazione dei giovani, dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di
primo grado. Essa non è solo un'espressione artistica, ma uno strumento
educativo potente, capace di sviluppare competenze trasversali e favorire una
crescita armoniosa. Secondo Howard Gardner, teorico delle intelligenze
multiple, la musica rappresenta una delle forme di intelligenza più significative:
l'intelligenza musicale. Questa forma di intelligenza coinvolge non solo la
capacità di percepire e produrre suoni, ma anche di riconoscere
schemi, interpretare emozioni e sviluppare una sensibilità estetica.
Attraverso la pratica musicale, gli studenti sviluppano competenze cognitive,
emotive e sociali.
La musica
potenzia la memoria, la concentrazione e le abilità logiche,
stimolando al contempo la creatività e l'espressione personale. Inoltre,
favorisce la collaborazione e l'empatia, valori essenziali per la crescita
umana.
Il Ministro
dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha sottolineato recentemente la valenza
formativa della musica, evidenziando come essa possa fungere da collante tra
culture e anime diverse, promuovendo l'inclusione e il rispetto reciproco. Il
nostro Istituto porta avanti da sempre varie attività che hanno al centro la
pratica musicale; sensibili all'importanza della musica, offriamo una vasta
gamma di progetti e attività per gli studenti di ogni ordine e grado.
Questi percorsi
non solo arricchiscono l'offerta formativa ma rappresentano esperienze uniche
che lasciano un'impronta duratura nella vita dei ragazzi. In tal senso, momenti
fondanti, risultano essere:
• Concerti scolastici:
momenti di condivisione in cui gli studenti si esibiscono davanti a un
pubblico, mostrando il frutto del loro impegno e della loro passione; come è accaduto
durante la performance natalizia e durante gli open days;
• Attività strumentali: laboratori che consentono agli allievi
di avvicinarsi agli strumenti musicali, sia in modo individuale che in ensemble, sviluppando competenze tecniche e artistiche.
• Cori e gruppi vocali:
progetti corali che insegnano l'importanza della coordinazione e della
sinergia, trasmettendo al contempo il piacere del canto collettivo.
• Collaborazioni con realtà esterne: partnership con associazioni e scuole di musica per offrire
agli studenti opportunità formative di alto livello. Il nostro
Istituto, infatti, ha preso più volte parte attiva ai progetti della Fondazione
“Paolo Grassi” di Martina Franca, dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”
e del “Festival della Valle d’Itria”.
Queste attività hanno
chiarito palesemente come la musica sia
davvero essere un'arte capace di creare legami profondi, facilitando l'incontro
tra persone con background differenti e favorendo un dialogo
interculturale. Garantendo, quindi, la piena incisività e dando origine a una
scuola “di tutti e di ciascuno”.
L'insegnamento
della musica è quindi un investimento prezioso per il futuro dei giovani. Non
solo contribuisce a formare cittadini sensibili e consapevoli, ma arricchisce
la loro vita con strumenti che li accompagneranno sempre. Come affermava Howard
Gardner, “La musica è il modo in cui pensiamo e sentiamo attraverso il suono”,
e questa capacità di pensare e sentire è un dono inestimabile che la scuola ha
il compito di coltivare. Attraverso la musica, gli studenti imparano a vedere
il mondo con occhi nuovi, a collaborare e a esprimere la loro unicità. È una
strada privilegiata per costruire una società inclusiva,
creativa e aperta al futuro.
La redazione
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