Cosa sono le “TIC”?

 

Tic: un acronimo che nasconde una moltitudine di possibilità

 


Cosa sono le “TIC”?

Molto spesso questo acronimo tempesta le discussioni attorno al mondo della scuola ma in pochi  ne sono, realmente, consapevoli. Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) rappresentano un elemento imprescindibile della didattica moderna, in linea con le indicazioni normative italiane. La Legge 107/2015, conosciuta come “La Buona Scuola”, promuove esplicitamente l’integrazione delle TIC nei processi educativi, al fine di potenziare le competenze digitali di studenti e docenti. Tali tecnologie non solo supportano l’innovazione didattica, ma si configurano come strumenti essenziali per favorire un apprendimento inclusivo e personalizzato.

L’Istituto “Guglielmo Marconi” di Martina Franca si distingue per l’approccio trasversale all’alfabetizzazione digitale, coinvolgendo tutti gli ordini e i gradi scolastici.

Fin dalla scuola primaria, gli studenti vengono introdotti a un utilizzo consapevole delle tecnologie, attraverso percorsi progettati per sviluppare competenze chiave per il lifelong learning, come stabilito dalle Raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea del 22 maggio 2018. L’obiettivo è fornire strumenti che permettano agli studenti di utilizzare le TIC per apprendere, creare e collaborare, preparandoli così a una società sempre più digitale e interconnessa.

L’introduzione delle TIC nella didattica non deve essere fine a sé stessa, ma deve rispondere a un progetto educativo chiaro e mirato. La tecnologia è uno strumento, non un fine, e il suo utilizzo deve essere guidato da una visione pedagogica che metta al centro lo studente come protagonista del proprio apprendimento. Le TIC possono favorire l’inclusione, stimolare la creatività e potenziare le competenze trasversali, ma è necessario che gli insegnanti siano adeguatamente formati per utilizzarle in modo efficace e responsabile.

L’alfabetizzazione digitale proposta dall’Istituto non si limita all’insegnamento di competenze tecniche ma mira a sviluppare una comprensione critica delle potenzialità e dei rischi delle tecnologie. In un mondo in cui l’accesso alle informazioni è immediato, è fondamentale che gli studenti siano in grado di discernere fonti affidabili, proteggere la propria privacy e riconoscere i pericoli associati all’uso improprio delle tecnologie, come il cyberbullismo o la dipendenza da dispositivi digitali.

Questo percorso  di conoscenza non si esaurisce all’interno della scuola ma prosegue come continuum educativo nelle famiglie. L’Istituto, infatti,  promuove incontri e laboratori con i propri studenti ed è in costante dialogo con le famiglie.  Il  dialogo tra scuola e famiglia serve per garantire una crescita armoniosa dei cittadini del futuro; tale sinergia è cruciale per consolidare l’apprendimento e offrire agli studenti un contesto di supporto anche al di fuori delle aule.

In definitiva, l’uso delle TIC nella didattica può rappresentare una straordinaria opportunità per innovare i metodi di insegnamento, a patto che siano integrate in un percorso educativo orientato allo sviluppo delle competenze chiave per il futuro degli studenti.

Solo attraverso una visione condivisa e consapevole, è possibile trasformare la tecnologia in un autentico valore aggiunto per la scuola e la società.

 La redazione

 

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